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di Avaaz.org - 23 gennaio 2012
Cari amici,
nel cuore dell’Ecuador una mega compagnia petrolifera sta cercando di trasformare in un campo petrolifero la più immacolata foresta pluviale. La tribù Kitchwa sta resistendo coraggiosamente ma ci ha appena chiesto di aiutarla a salvare la propria patria.
La comunità ha firmato un impegno a non vendere mai la sua terra, dove vagano i giaguari e un singolo ettaro ha una vita animale maggiore che in tutto il Nord America! Ma il governo dell’Ecuador sta cercando di comprarli affinché accettino lo sfruttamento. La comunità afferma che il presidente Correa si vanta di rispettare l’ambiente e i popoli indigeni. Si sta battendo proprio ora per vincere le elezioni. Se riuscissimo a scatenare una reazione globale e a far sì che la loro lotta diventi un tema elettorale, potremmo riuscire a far sì che egli li lasci in pace.
Sinora la comunità si è coraggiosamente opposta alla corruzione e all’intimidazione ma ora si appella al nostro aiuto per rendere questa una storia internazionale e per costringere Correa a far marcia indietro.
Firmate questa petizione ora e diffondetela ampiamente. Se firmerà un milione di persone otterremo che giornalisti internazionali visitino l’area e ci sarà una grossa ondata di pressione mediatica: http://www.avaaz.org/en/oil_showdown_in_the_amazon/?bdWDMdb&v=21270
Dopo che la Texaco e altre compagnie petrolifere hanno inquinato le acque ecuadoriane e devastato irreversibilmente ecosistemi preziosi, Correa ha guidato il suo paese a essere la prima nazione a riconoscere i diritti della Madre Terra nella sua costituzione. Ha dimostrato qualità di leadership ambientalista in numerose conferenze dell’ONU e nel Parco Nazionale Yasuni ha promosso un’iniziativa innovativa in cui l’Ecuador è pagato da altri governi per tenere il petrolio sotto terra e proteggere la foresta pluviale, anziché distruggerla.
Sconvolgentemente, la terra Kichwa ora minacciata, fa parte del Parco Nazionale Yasuni; trivellare in cerca di petrolio sarebbe totalmente contrario a tale iniziativa. E aprirebbe gli argini a protezione delle Amazzoni ecuadoriane, dove il governo sta ora aprendo le gare a compagnie per lo sfruttamento di altri quattro milioni di acri. L’Ecuador, come qualsiasi paese, può sostenere di avere il diritto di trarre beneficio dalle sue risorse naturali, ma la costituzione stessa dice che deve rispettare i diritti degli indigeni e le sue splendide foreste che portano ogni anno milioni di dollari dal turismo.
Oggi Correa sta combattendo una dura battaglia per vincere il secondo mandato da presidente. E’ il momento perfetto per fargli onorare le sue promesse ambientali e far vivere questa costituzione verde. Firmate ora per schierarvi con il popolo Kichwa e salvare la sua foresta:
http://www.avaaz.org/en/oil_showdown_in_the_amazon/?bdWDMdb&v=21270
La nostra comunità lotta anno dopo anno per proteggere l’Amazzonia in Brasile e in Bolivia e ha conseguito molte vittorie facendo sentire la propria voce e schierandosi in solidarietà con le comunità indigene in prima linea per difendere la nostra preziosa eredità. Ora è il turno dell’Ecuador; rispondiamo a questo urgente appello all’azione per salvare la loro foresta.
Con speranza e determinazione,
Alex, Pedro, Alice, Laura, Marie, Ricken, Taylor, Morgan e tutta la squadra di Avaaz team
ULTERIORI INFORMAZIONI
Tribù ecuadoriana guadagna una tregua dall’intrusione del petrolio (The Guardian) http://www.guardian.co.uk/environment/2013/jan/17/indigenous-ecuadorian-tribe-oil-intrusion
L’Ecuador adotta nella costituzione i diritti della Natura (Rights of Nature) http://therightsofnature.org/ecuador-rights/
L’impatto dell’estrazione di petrolio sulla foresta pluviale (Amazon Watch) http://amazonwatch.org/news/2013/0107-oil-extraction-how-oil-production-impacts-the-rainforest
Trivellazioni di petrolio nell’Eden: l’iniziativa per salvare la foresta pluviale in Ecuador ha un futuro incerto (Scientific American) http://blogs.scientificamerican.com/guest-blog/2012/03/17/drilling-for-oil-in-eden-initiative-to-save-amazon-rainforest-in-ecuador-is-uncertain/
I leader indigeni si oppongono a nuove prospezioni petrolifere nella regione amazzonica (Earth Island Journal) —
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